Sabato primo settembre, una manifestazione antirazzista si è svolta nel centro di Atene, in Grecia, con partenza da Piazza Monastiraki.
Centinaia di dimostranti, in maggioranza anarchici, si sono riuniti per denunciare le recenti aggressioni, alcune letali contro i migranti, compiute dai membri del gruppo di estrema destra Alba Dorata. I manifestanti hanno protestato anche contro la gogna alla quale sono sottoposte le prostitute sieropositive ad opera della polizia e l’operazione ‘Xeniuos Zeus’ principalmente finalizzata ad arrestare le persone di colore a causa delle irregolarità nei loro documenti di soggiorno.
I manifestanti si sono spostati in Piazza Omonoia, passando per via Athinas, per ritornare nuovamente a Piazza Monastiraki. Le unità antisommossa della polizia greca hanno impedito loro di continuare per via Panepistimiou, in direzione del Parlamento. Non si è verificato nessun incidente, fatta eccezione per degli scontri verbali tra qualche manifestante e alcuni agenti.
Molte persone in Grecia, indipendentemente dal loro orientamento politico, non vogliono più rimanere indifferenti di fronte al razzismo. Il fascismo in Grecia è ormai istituzionalizzato, dal momento che un partito neonazista è entrato in parlamento (Alba Dorata). La società greca si sta progressivamente rendendo conto che il razzismo è una minaccia con la quale bisogna confrontarsi.
Articolo originale di Maria Sidiropoulos.