Le macerie del terremoto saranno l’asfalto dell`autostrada Cispadana.

Con un’ordinanza firmata da Vasco Errani, governatore e padre padrone dell`Emilia Romagna, sono stati stanziati 7,5 milioni per il trattamento delle macerie del terremoto in Emilia che saranno destinate alla realizzazione della Cispadana.

In pratica, le macerie del terremoto diventeranno l’asfalto della Cispadana. In totale, calcola la Regione, le macerie da rimuovere e trattare nel corso 2012 sono stimate attorno alle 1.000 tonnellate al giorno. L’ordinanza «individua precise soluzioni per garantire il monitoraggio delle procedure di raccolta, trasporto, selezione, cernita e smaltimento» delle macerie provocate dai crolli e  prevede una sperimentazione «volta a valutare le modalitá tecnico-economiche per ottenere materie prime seconde da utilizzare per rilevati stradali» destinati alla realizzazione della Cispadana.

Tenendo conto che sarà anche definita «la valutazione del prezzo di gestione» dei rifiuti, attualmente fissato in 50 euro per tonnellata, c`e` forse qualcuno che sta pensato bene di fare affari con queste macerie.

Prima di tutto le vecchie discariche, come quella di Molino Boschetti tra Cento e Casumaro, gestita dalla multiutility ferrarese CMV, chedovrebbe gia` essere chiusa da tempo assieme alle sue consorelle della provincia, a seguito della triplicazione produttiva dell`inceneritore di Cassana/Ferrara, ma che invece in questi anni sono rimaste aperte e destinate a svariati sversamenti con svariati pretesti emergenziali. Ed e` ovvio che almeno per la prima fase del progetto per le macerie, quella del recupero, chi gestisce queste discariche fara` affari d`oro, dato che la gestione delle macerie in discarica ha un costo ben preciso (e nell`emergenza questo semmai sale).

In secondo luogo, a beneficiare del progetto di recupero delle macerie, saranno i costruttori dell`autostrada Cispadana, e cioe`la “Società Autostradale Cispadana (A.R.C.)” che raggruppa l`Ati capitanata dall’A22 “Autostrada del Brennero SpA” e partecipata anche da Coopsette, Pizzarotti, CO.SEAM Srl,Impresa Collini, Impresa Oberosler Cav. Pietro, Wipptaler Bau, Cordioli & C., Mazzi Impresa Generale Costruzioni SpA e Consorzio Ravennate. La nuova autostrada, che attraverserà 11 comuni, da Ferrara Sud al casello di Reggiolo Rolo sulla A22, potra` contare su questo materiale a basso costo per la sua cantierizzazione.

Del resto, appena qualche giorno fa, la presidente della Provincia, la PD Marcella Zappaterra, intervistata da un giornalaccio locale si rallegrava che il terremoto avrebbe anche potuto offrire un`occasione, pensando alla ricostruzione, e agli amici costruttori.
Parole che ricordano quelle di chi, dopo il terremoto dell`Aquila, non riusciva a trattenere i risolini soddisfatti di chi pensava ai lauti affari post sisma.

Quindi, tutti felici! Tutti contenti!
Eppure c`e`, in questa storia, un elemento mancante. La gente.
Che ne pensa la gente, gli individui che la compongono, di questa soluzione che prevede guadagni per i gestori dell`emergenza e per i costruttori della futura autostrada del capitalismo avanzato, ed invece tumori, rumori, polveri, espropri e devastazione totale del proprio ambiente per mezzo di un`infrastruttura voluta dai poteri forti, dai partiti, dalle multinazionali del cemento, dalle associazioni di categoria, che sara` costruita con cio` che resta delle proprie case?

 

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