La fase due del governo Monti.

Più volte annunciata, ora la cosiddetta fase due del governo Monti – quella che prevede, dopo aver compiuto la bassa e cinica opera di “macelleria sociale” a colpi di tasse, tagli e riforme impopolari, misure a beneficio dell’industria e del capitale -sembra davvero in procinto di essere attuata.
A partire, naturalmente, dalla detassazione delle grandi opere: le imprese che realizzeranno nuove infrastrutture in partenariato pubblico-privato riceveranno un credito d’imposta pari al 50% e potranno azzerare Irap, Ires e Iva.
Il provvedimento era stato anticipato lo scorso 22 agosto dal sottosegretario alle Infrastrutture Mario Ciaccia. Sembrava poi essere saltato a causa della mancata compertura finanziaria. E invece, su spinta di Corrado Passera, Ministro allo Sviluppo Economico, la detassazione sulle opere pubbliche entrerà nel Decreto Legge DL sviluppo.
D’altronde vuoi che per far rialzare l’economia (e cioè le finanze delle grosse imprese italiane) i soldi non si trovino?
E ovviamente, la cosa migliore sarà ancora una volta andarli a prendere, coi soliti pretesti sulla necessità dei sacrifici, dalle tasche di chi ha ormai solo un pugno di mosche.

Grandi Opere devastatrici ed ecocide come Tav, nuove autotrade, futuri mega-ponti ed altre infrastrutture nocive, fatte passare come indispensabili ed utili (utili lo sono, certamente, per i costruttori e i gestori privati), saranno finanaziate coi soldi pubblici, attraverso il sistema creditizio delle banche o della Cassa Depositi e Prestiti che usa i soldi del risparmio postale (i libretti postali), tra l’altro permettendo con questo sistema al debito pubblico di aumentare, mentre la “Crisi” preparata e perpetuata da tutti gli organismi politici e finanaziari che gestiscono l’ “emergenza” viene fatta pagare alle classi sociali più basse.
E’ questa la ricetta di ogni governo di ogni colore, basta dare un occhiata a quello che succede in ogni angolo d’Europa.
L’unica differenza è che ai quattro angoli del continente c’è gente incazzata che lotta e si scontra coi mastini delle leggi dei padroni, qui da noi, invece, gli stessi cretini che applaudono belanti le Grandi Opere, senza accorgersi della frode che sta alla base del sistema, sono spesso quelli che, detta con un motto popolare e vagamente sessita, lo prendono in quel posto.

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