In un articolo on line di lettera43 (quotidiano on line sedicente indipendente) si fa riferimento ad una vicenda poi apparsa oggi su di un altro articolo del giornalaccio locale “La Nuova Ferrara” del 16 ottobre. Quello on line, intitolato “La Nuova Ferrara offesa dai neonazisti”, ci rende edotti che qualcuno ha vergato la parola “infami” sul muro ove ha sede il quotidiano ferrarese. La stessa viene messa in relazione al fatto che il giornale nei giorni scorsi aveva scritto un articolo in cui parlava delle offese neonaziste subite da una docente ferrarese di origine ebraica da parte del sito neonazista “Stormfront”, che ha sede in America ed il cui fondatore e` l`ex leader del ku klux klan.
Per questo, secondo lo scritto, sul palazzo del quotidiano sarebbe apparsa il 15 ottobre la parola ‘infami’, senza comunque altri riferimenti che potrebbero fare pensare alla vicenda di cui si e` parlato.
Sembrerebbe quindi un caso atto piu` che altro a fare della pubblicita` gratuita al giornale, ergendolo pomposamente a cassa di risonanza di minoranze sotto attacco e percio` preso di mira da fanatici integralisti razzisti. Cio` che proprio non ci risulta.
Chi se ne frega, potremmo dire, se non fosse che l`episodio in se viene messo in relazione ad altre scritte trovate in giro per il centro cittadino e vicino alla Procura, che certo non si puo` dire siano possibili di essere tacciate come fasciste o razziste.
Il quotidiano on line, e con altre parole ma con la stessa sostanza anche la stessa “Nuova”, infatti, dicono che “oltre a questa, altre scritte sono state notate in vari punti della città: alcune contro la polizia, altre in solidarietà di persone arrestate nelle proteste No tav (e nell`articolo si fa riferimento ad una scritta che recita ‘No tav tutti liberi’). Sono in corso indagini della Digos, per valutare se ci sia una sola matrice o se siano opera di autori diversi”. Sembra del tutto chiaro, a questo punto, il tentativo di gettare confusione e di voler consapevolmente mettere nel calderone ideologie destrorse e xenofobe con lotte che nulla hanno a che vedere con queste ultime, come la lotta No Tav o quelle contro il carcere e la societa` galera che lo produce e la necessaria solidarieta` ai compagni reclusi o comunque colpiti dalla repressione.
Che questo sia l`intento dell`articolo in questione si evince dalle elucubrazioni che tirano in ballo il presidio sotto al carcere di Ferrara di sabato prossimo, 20 ottobre, e che testuali affermano che “queste scritte potrebbero essere riconducibili al presidio indetto per sabato davanti al carcere di Ferrara che, come hanno annunciato gli anarchici No tav sul sito Informa-Azione, è in solidarietà con un detenuto, Maurizio Ferrari, trasferito nei giorni scorsi da Cuneo”.
Ora e` evidente! Chi ha organizzato il presidio di solidarieta` con Mauri, ribelle e No Tav, e` un fascista ed un razzista. Lo si deduce dagli insulti che i bravi giornalisti hanno dovuto subire per la scottante inchiesta. Ma quando mai! Ci piacerebbe sapere, inoltre, come la semplice scritta “infami”, senz`altri riferimenti, possa assurgere di colpo ad insulto di matrice fascista. Non a caso, difatti, subito dopo e` lo stesso giornale on line (ed anche “La Nuova Ferrara”) a dover ammettere che “non è ancora certo se vi siano collegamenti tra la scritta sul muro del quotidiano e la notizia sulle offese alla docente”. Ed allora di cosa parlano!
“La Nuova Ferrara”, ed i suoi sostenitori cosiddetti indipendenti, si sono distinti anche in questa occasione per la loro scarsa attendibilita` dei fatti, cercando di tirare in ballo questioni che tra loro c`entrano come la merda col cioccolato, tentando di associare i compagni anarchici che hanno organizzato il presidio di sabato (e di rimando le lotte contro Tav e carcere) con ideologie contro cui questi anzi da sempre combattono.
E poi si lamentano se qualcuno gli scrive sul muro che sono degli infami!
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