La notizia e` girata in poche ore su diversi media e giornali. Gli hakers di Anonymous Italia sono riusciti a penetrare nel database del sito della Polizia di Stato e ad estrapolare, rendendole di dominio pubblico, una quantita` di dati, mail, documenti, tra cui quelli riguardanti le schedature dei No Tav e dei gruppi politici più attivi nelle lotte.
Pur non pensando che Anonymous sia un “soggetto” rivoluzionario, poichè non crediamo nei rivoluzionari virtuali, e ben sapendo che anzi questo ha più volte collaborato fattivamente con gli sbirri e quindi all’arresto di persone, alcuni dei documenti sono certamente interessanti, e rivelano il modus operandi delle carogne.
Altra cosa, invece, e su questo vogliamo essere chiari, è pubblicare documenti, come le schedature delle componenti NO TAV fatte dalla Questura di Torino, in cui vengono indicati i nomi e le residenze di vari compagni considerati fra quelli più in vista. Il pubblicare questi nomi e questi indirizzi, ora alla mercé di chiunque, è certamente un’opera infame, che non esitiamo a comparare all’opera degli sbirri o dei giornalisti prezzolati.
Non è accettabile, infatti, che in nome del pretesto della libertà di pubblicazione, ormai non ci si faccia scrupolo di buttare in pasto le vite di compagne e compagni attivi nelle lotte.
Per questo, se in un primo momento avevamo considerato giusto il rendere fruibile il link dove trovare e scaricare i documenti hakerati, dopo una lettura degli stessi ora riteniamo giusto, in virtù di questa considerazione, eliminare del tutto ogni riferimento link.
Ci limitiamo a pubblicare qui sotto, per quanto riguarda il materiale riguardante il movimento NO TAV, un comunicato apparso su notav.info
(Fonte: http://www.notav.info/post/il-3-luglio-furono-lanciati-mirando-4357-lacrimogeni-contro-i-notav)
Il 3 Luglio furono lanciati (mirando) 4357 lacrimogeni contro i notav
Dalla lettura dei leaks di Anonymous iniziamo a pubblicare qualche documento interessante tra quelli sottratti alla Polizia di Stato. Quello che pubblichiamo è sull’impiego dei lacrimogeni durante il 3 luglio del 2011, giorno dell’assedio al fortino/cantiere della MAddalena. Il Titolo è “MANIFESTAZIONE NAZIONALE NO TAV DEL 3.7.2011 – IMPIEGO DI ARTIFICI LACRIMOGENI E MEZZI SPECIALI” e si può trovare all’interno del pacchetto NOTAV classificato dall’operazione #Antisecita.
Scopriamo che sono stati lanciati 4357 lacrimogeni contro i notav, così suddivisi: Polizia di Stato (solo Reparti Mobili) 2157, Carabinieri 2000, Guardia di Finanza 200. Sono stati autorizzati al lancio di acqua tre dei quattro idranti impiegati.
Dal proseguo della lettura si legge anche che “ I lacrimogeni, seppur in un uso così massiccio, si sono rilevati inefficaci nell’allontanamento dei manifestanti che, respinti, ritornavano sull’area rapidamente, vuoi perché attrezzati con maschere antigas, farmaci nonchè secchi d’acqua in cui spegnere i lacrimogeni e guantoni per rilanciarli all’indirizzo del personale operante, attenuandone di fatto l’effetto, vuoi per il peculiare contesto boschivo, ricco di vegetazione ed infine per le condizioni del vento, non sempre a favore.”
Ancora il documento pone l’accento sugli effetti collaterali nei confronti degli agenti stesi: “… peraltro affaticato nella respirazione già accelerata dalla corsa e complicata dall’uso delle maschere anti gas, rese altresì permeabili dal sudore, i cui filtri sono stati messi a dura prova dalla lunghezza dell’esposizione […]. Frequentissimi gli episodi di vomito, irritazione cutanea, intossicazione, stato confusionale transitorio.“
E sugli idranti “… Gli idranti – della cui ultima data di impiego in questa provincia non si ha memoria – fatto salvo in un settore di impiego favorevole per la dislocazione, non hanno sortito l’effetto deterrente sperato“
Insomma dopo 6 ore di scontri, 4357 lacrimogeni lanciati (molti prendendo bene la mira come le foto e i video dimostrano” I NOTAV NON HANNO MOLLATO, E gli agenti hanno pianto e vomitato parecchio!