Da vari media di regime apprendiamo con piacere di come a Livorno, nella serata di ieri, si sia verificato un assalto alla prefettura.
“Venerdì c’erano state delle tensioni per l’accesso negato a un gruppo di antagonisti e No Tav nella sala dove Pierluigi Bersani teneva un comizio. Sabato lo scontro in piazza con le forze dell’ordine. Ieri (domenica) pomeriggio la protesta è sfociata in un assedio alla prefettura, al termine di un corteo di circa 600 manifestanti tra antagonisti e anarchici sfilato dietro lo striscione ‘Livorno non si piega’.
Tutto è accaduto intorno alle 18: sotto il Palazzo del Governo sono state lanciate pietre, mattoni, bombe carta, palloncini pieni di vernice bianca, anche un transenna, contro polizia e carabinieri, poi riparatisi dentro la prefettura. Alcuni agenti sono stati medicati per qualche contusione dalle ambulanze intervenute, in 7 sono stati accompagnati al pronto soccorso per essere refertati.”
Gente […] è venuta armata di bastoni, picconi e taniche di vernice che ci ha tirato addosso. Io ero presente perché mi trovavo in servizio assieme a tanti altri colleghi che sono tornati a casa feriti […]” racconta il segretario del sindacato Sap di Livorno Luca Tomasin.
Questa è soltanto l’ennesima riprova di come anche le merde arretrino davanti a rabbia e determinazione. Capire questo è il primo passo verso nuovi assalti…
A.C.A.B.