Partito Delatori. Il PD contro gli anarchici.

L’Ufficio stampa del Partito Democratico, per mezzo del responsabile nazionale sicurezza del PD, Emanuele Fiano, ha diramato un comunicato stampa, pubblicato sul sito del partito il 27 agosto 2012.
In questo infame comunicato si fa riferimento ai compagni trentini e roveretani, che in questi giorni hanno subito una pesante repressione da parte degli organi repressivi dello Stato, sotto la forma della montatura della Procura di Trento, che ha portato all’arresto dei compagni anarchici Massimo e Daniela (quest’ultima ai domiciliari) con l’accusa di “associazione sovversiva”.

Il comunicato, ripetiamo infame (e che merita una risposta da parte di tutti coloro che condividono le idee dei compagni in queste ore sotto attacco), e che sbaglia anche il nome dell’arrestato, non fa che riprendere pari pari le accuse mosse ai compagni da sbirri e pm trentini, alla faccia del garantismo di facciata che questo partito a delinquere, colluso con le varie mafie del cemento in salsa cooperativa, assume ogni qual volta ad essere indagato è un membro della sua cricca od un politico.

Non a caso, anche in questo comunicato, si fa riferimento alla lotta No Tav in Val Susa, per il PD uno spauracchio che si vorrebbe eliminato dal contesto nazionale. Un progetto, quello del tav, che vede il PD al centro di interessi nemmeno troppo occulti, dato che la CMC, il colosso cooperativo di Ravenna che si è aggiudicato i primi lavori della costruzione del Tav Torino-Lione, è il vero finanaziatore del partito e suggeritore della sua politica in materia di infrastrutture e lavori pubblici. CMC alla cui dirigenza sedeva qualche anno fa proprio Pierluigi Bersani, segretario PD, allora in veste di presidente.

I motivi alla base di questo comunicato, come di tanti altri emessi in questi anni dalla dirigenza corrotta di questo partito/comitato d’affari, sono semplici da individuare. Si colpiscono i compagni per screditare le lotte alle quali partecipano, prima tra tutte quella contro l’opera devastatrice che è il progetto del Tav, che il Partito Democratico vuole a tutti i costi per fare gli interessi dei costruttori suoi sostenitori.

La migliore risposta è continuare quella e le altre lotte, avendo bene in mente qual’è la composizione del nemico e il lato in cui sta.
Agli infami che hanno gioito per l’arresto dei nostri compagni, la promessa che non saranno sempre così allegri.

Qui sotto l’infame comunicato.

“L’arresto oggi a Rovereto del leader degli anarco-insurrezionalisti Roberto Passamani e agli arresti domiciliari di un’altra militante, costituiscono una novità giudiziaria perché, secondo le dichiarazioni della Procura di Trento, provano a cogliere l’aspetto associativo del gruppo sotto inchiesta e non solo la mera ricostruzione delle singole ipotesi di reato”.
“Il materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni e la mole di elementi recuperati nel corso delle indagini potranno finalmente dire una parola chiara sulla consistenza di questo gruppo, sulle sue responsabilità rispetto ai numerosi fatti occorsi su tutto il territorio nazionale, e in particolare a molte delle violenze perpetrate ai danni delle forze dell’ordine nelle manifestazioni No Tav della Val di Susa”.
“Agli inquirenti e alla forze dell’ordine va il nostro ringraziamento per questa importante operazione che speriamo possa significare un colpo decisivo contro le attività di questo gruppo”.
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